avere l'impressione di essere l'osservatore dei moti perpetui, con particolare attenzione a chi non vede e non guarda mai conservo un vago ricordo di anni passati, senza ragione imparo soltanto da gesti di altri che ingannano il tempo con una cornice nasco oggi ma senza pretese per tornare erba di nuovo domani un sogno perso in un pugno di realtà immerso in sogni atroci avere certezza di non finire altro che così speravo di conoscere i limiti della umana follia e della sua infinità crudeltà ora per sempre e mai più, ora nel delirio spero dell'entrare nel nulla dell'oggi insieme a te, abbracciandoti l'importante è non parlare mai di noi stessi come prima più di prima ti amerò