Folla di inutili parole scoppi di rimorsi senza senso gioco di allucinazioni ancora dove il tempo si è confusa insieme. Grido ma la voce non la sento occhi miei, almeno un pò di pianto. E il pavone lancia il suo richiamo la carrozza illuminata la coglie. Lieve irrealtà scoppio di lucidità, intuizione che il nuo giorno si apre in me. Amore cosa fai, io fremo ancora. La tua mano ora mi fa paura ma sorrido già, eccomi, sono qui, una donna ormai, questo tu lo sei una donna che non ha incertezza nella sua realtà. La tua mano mi accarezza appena siora la mia gonna stropicciata e mi guardi fisso dentro gli occhi che abbasso un pò per imbarazzo. E in fondo mi sento un pò mancare, il tuo sguardo mi si insinua nella mente leggi su di me questa mia fragilità sorridi perche sai che hai già vinto su di me.