Leggiadre colombe crudeli rapaci vanno all’assalto di falchi incappucciati oche inchiodate oche intubate credono il paté loro forma sostanza vasetto cremoso spalmabile in ogni circostanza
novantanove guerre di spazi viscerali cosmogonie tribali novantanove guerre e una quella che come te, come te non c’è nessuna
combattono i millenni popoli nazioni anni di piombo illuminismi tradizioni notti imbiancate giorni incupiti nel sol dell’Avvenire lotta accanita la pace degli umani summa delle loro illusioni
novantanove guerre di spazi viscerali cosmogonie tribali novantanove guerre e una quella che come te, come te non c’è nessuna
obbligo di dialogo sfibrato ad oltranza lo invoca chi arretra lo scansa chi avanza ognuno basta a sé ma il conto non torna
novantanove guerre di spazi viscerali impotenze letali e corrono i politici ai microfoni, ai flash: la riffa diplomatica mette in palio il nobel val bene una guerra la pace di un nobel
novantanove guerre e una quella che come te non c’è nessuna
quella che mai dire mai quella che devi e non vuoi quella che mai dire mai quella che devi e non puoi quella che mai dire mai col senno di poi