di colpo si fa notte s'incunea crudo il freddo la città trema livida trema
brucia la biblioteca i libri scritti e ricopiati a mano che gli Ebrei Sefarditi portano a Sarajevo in fuga dalla Spagna
s'alzano i roghi al cielo s'alzano i roghi in cupe vampe
brucia la biblioteca degli Slavi del sud, europei del Balcani
bruciano i libri possibili percorsi, le mappe, le memorie, l'aiuto degli altri
s'alzano gli occhi al cielo s'alzano i roghi in cupe vampe
di colpo si fa notte s'incunea crudo il freddo la città trema come creatura
cupe vampe livide stanze occhio cecchino etnico assassino alto il sole: sete e sudore piena la luna: nessuna fortuna ci fotte la guerra che armi non ha ci fotte la pace che ammazza qua e là ci fottono i preti i pope i mullah l'ONU, la NATO, la civiltà bella la vita dentro un catino bersaglio mobile d'ogni cecchino bella la vita a Sarajevo città questa è la favola della viltà