Arbace
Vo solcando un mar crudele
senza vele e senza sarte:
freme l’onda e il ciel s’imbruna,
cresce il vento e manca l’arte,
e il voler della fortuna
son costretto a seguitar.
Infelice! in questo stato
son da tutti abbandonato:
meco e sola l’innocenza
che mi porta a naufragar
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