Un ballo in maschera :: Signori, oggi d'Ulrica (G.Verdi)
GUSTAVO Signori: oggi d'Ulrica Alla magioni v'invito, Ma sotto altro vestito; Io là sarò.
ANCKARSTRÖM Davver?
GUSTAVO Sì, vo' gustar la scena.
ANCKARSTRÖM L'idea non è prudente.
OSCAR La trovo anzi eccellente, Feconda di piacer.
ANCKARSTRÖM Te ravvisar taluno Ivi potria.
GUSTAVO Qual tema!
HORN E RIBBING [ sogghignando ] Ve', ve', di tutto trema Codesto consiglier.
GUSTAVO [ ad Oscar ] E tu m'appronta un abito Da pescator.
HORN, RIBBING E LORO ADERENTI [ sottovoce ] Chi sia Che alla vendetta l'adito Non s'apra alfin colà?
GUSTAVO Ogni cura si doni al diletto, E s'accorra nel magico tetto: Tra la folla de' creduli ognuno S'abbandoni e folleggi con me.
ANCKARSTRÖM E s'accorra, ma vegli 'l sospetto Sui perigli che fremono intorno, Ma protegga il magnanimo petto Di chi nulla paventa per sè.
OSCAR L'indovina ne dice di belle, E sta ben che l'interroghi anch'io; Sentirò se m'arridon le stelle, Di che sorti benefica m'è.
GUSTAVO Ogni cura si doni al piacer.
ANCKARSTRÖM E s'accorra e si vegli.
GUSTAVO Dunque, signori, aspettovi, Incognito, alle tre Nell'antro dell'oracolo, Della gran maga al piè.
OSCAR, UFFICIALI, GENTILUOMINI Teco sarem di subito, Incogniti, alle tre Nell'antro dell'oracolo, Della gran maga al piè.
ANCKARSTRÖM E s'accorra, ma vegli 'l sospetto ecc.
HORN, RIBBING E LORO ADERENTI Senza posa vegliamo all'intento, Nè si perda ove scocchi il momento. Forse l'astro che regge il suo fato Nell'abisso là spegnersi de'.
GUSTAVO Alle tre nell'antro dell'oracolo.
Ogni cura si doni al diletto, E s'accorra al fatidco tetto: Per un di si folleggi, si scherzi, Mai la vita più cara non è.
UFFICIALI, GENTILUOMINI Sì! Alfin brilli d'un po' di follia Questa vita che il cielo ne diè.
ANCKARSTRÖM Ma protegga il magnanimo petto Di chi nulla paventa per sè.
OSCAR Sentirò se m'arridon le stelle, Qual presagio le dettan per me.
HORN, RIBBING E LORO ADERENTI Forse l'astro che regge il suo fato Nell'abisso là spegnersi de'.