E adesso siediti su quella seggiola, stavolta ascoltami senza interrompere. È tanto tempo che volevo dirtelo: vivere insieme a te è stato inutile, tutto senza allegria, senza una lacrima, niente da aggiungere e da dividere. Nella tua trappola ci son caduto anch'io, avanti il prossimo, gli lascio il posto mio, povero diavolo, che pena mi fa!
E quando a letto lui ti chiederà di più glielo concederai perché tu fai così: come sai fingere se ti fa comodo. E adesso so chi sei e non ci soffro più, e se verrai di là te lo dimostrerò, e questa volta tu te lo ricorderai. E adesso spogliati come sai fare tu, ma non illuderti, io non ci casco più, tu mi rimpiangerai, bella senz'anima.