Se il cuore non contasse niente di sbagli non ne farei… mai, io vivrei di quell'energia dei tuoi fianchi nei miei, saremmo inesorabilmente sincronizzati tra noi; niente guai, tutto conseguente alle scelte che fai, sarei più forte di così, non tornerei sempre qui, potrei vedermela con Dio, gridare al mondo: il mondo è mio ma non sarei più io. Se il cuore non contasse niente sai quanti amici che avrei, io vivrei ripetendo a chi non esiste: ci sei, fingendo stima che non ho, amalgamandomi un po' a indifferenza e ipocrisia, la vita sempre in sintonia, ma non sarebbe mia. I giorni nascono, bruciano, scorrono via, non li stiamo più neanche a contare; vento gelido, umido, da galleria che non parla quasi mai di te, ma il cuore, il cuore c'è. Io vivrò per non tenermi dentro l'amore che ho, per una lacrima di più, per uno straccio di blu nei cieli di periferia dove la luna tornerà per farci compagnia. I giorni nascono, bruciano, corrono via, non li stiamo più neanche a contare; vento gelido, umido, da galleria che non parla quasi mai di te, ma il cuore, il cuore c'è. Se il cuore non contasse niente negli occhi teneri che hai. (M. Fabrizio/O. Avogadro)