38 gradi sulla città, in fila indiana tutti quanti, uno spuntino, birra e panino alla partenza siamo pronti; c'è un grande sole, si soffre un po', è già nell'aria il Messico; uno fidato mi ha detto che le donne sono fantastiche, mille avventure lo so vivrò sono italiano, simpatico; ma che aspettiamo, in Messico evviva, viva il Messico. Una notizia nell'aria aleggia, un po' di panico serpeggia bagagli, mogli e quanti figli con occhi attenti, da conigli e già da un'ora è sciopero, più non si vola in Messico; c'è chi si arrabbia e chi va via,
Messico a casa o all'osteria rotte le file, finisce qui viaggio organizzato del lunedì; noi andavamo in Messico evviva, viva il Messico. Ritorno alla normalità, al brutto vivere di sempre e niente donne né felicità, nulla che sia un po' divertente; noia e lavoro, spinte sul tram, poi qualche volta al cinema, ma non è giusto io non ci sto, un giorno di questi mi ribellerò e per le strade, armato o no, la mia rivolta io griderò: alla riscossa, il Messico che bella mossa, il Messico evviva, evviva, il Messico evviva, evviva, il Messico. (M.Fabrizio/G.Morra/R.Fogli)