Gelido e freddo, pallido e innocuo stato di fragilità. Passo e chiudo, ora interrompo per un po' ogni tipo di contatto interno. Dov'è il rispetto per me? Se c'è in fondo. Non hai rispetto per me. Sai che ci tengo.
No, ti prego non mostrarmi più la rosa del giardino che non puoi più curare, io non posso ospitarla tra le mani, le sue spine fanno male. Io ti prego, non portarmi più all'interno del giardino che non sai dimenticare, io non riesco più a far finta di ignorare che ogni spina in me è dolore.
Gelido e freddo, ruvido e chiaro stato di lucidità. Adesso indosso l'abito giusto, adatto per questo inatteso inverno. Dov'è il rispetto per me? Se c'è in fondo. No, no. Tu non hai rispetto per me. Sai che ci tengo.
No, ti prego non mostrarmi più la rosa del giardino che non puoi più curare, io non posso trattenerla tra le mani, le sue spine fanno male. Io ti prego, non portarmi più all'interno del giardino che non sai dimenticare, io non riesco più a far finta di ignorare che ogni spina in me è dolore.