Ti avevo visto angelo cadere in mezzo al traffico poi alzarti e piangendo con gli occhi guardare in su
Ti ho vista dietro un angolo cambiarti in fretta l’abito e camminare ma che fatica non sai dove andare e sopratutto non voli piu’
La strada bagnata sembra il cielo gli occhi delle case le sue stelle notte fonda che mistero che malinconia a forza di guardarti sento gia’ che sarai mia
Possiamo farci compagnia tu senza ali io senza fortuna che differenza c’e’ Povero angelo povero me
In mezzo a una citta’ che russa una citta’ parcheggio tra facce sconosciute noi camminiamo ci fermiamo senza accorgerci arriviamo al centro esatto della musica…
Ed é una musica che colpisce questa musica ti guarisce ti riportera’ lontano per ricominciare il volo ma io sto qui e rimango solo con una luce che svanisce il cuore a pezzi e i suoi pezzi nella mano
povero cuore povero e mio come vorrei provarci anch’io a volare salire sempre piu su volare dentro un angolo cambiarmi in fretta l’abito ed imparare ad non avere tristezza a non saper dove andare a salutare e non tornare piu’
Volare come un’elica di una aeroplano Poi passare sull’America che da qui è cosi’ lontano conservare un po’ di forza un po’ di fiato per volare nella musica che ancora nessuno ha mai suonato
E sotto una citta’ che dorme una citta’ parcheggio senza parole senza coraggio e allora giu’ in mezzo al traffico per vedere cosa succede per scoprir se per un attimo qualcuno mi vede
E ancora giu’ fino a quell’angolo con un grosso batticuore con gli occhi un po’ bagnati e il cuore al posto del motore.