O del Mio Dolce Ardor (Paride ed Elena, Christoph Willibald Gluck)
O del mio dolce ardor Bramato oggetto, L'aura che tu respiri, Alfin respiro.
O vunque il guardo io giro, Le tue vaghe sembianze Amore in me dipinge: Il mio pensier si finge Le più liete speranze; E nel desio che così M'empie il petto Cerco te, chiamo te, spero e sospiro.