Rimorsi dell’accidia fra i pezzenti poeti senza talento, puttane senza clienti Nero stretto all’angolo rimanda ad una immagine che gli somiglia fango a cui mai è stata messa mano, bestia senza briglia Nero contempla la sorda disperazione nel disonore della carne nera la vita, scoperchia il cranio grondante Nero parassita, prendi la mira e spara!
è cieca umanità che mente, tu non ti indigni mai!
Negli strati di rovine, nella mancanza che preme nella noia il seme quando vorrai leccarmi il cazzo o le ferite renderai dura questa pelle come sbarre se apri il cuore con un cacciavite cercando tutto ciò che puoi o vuoi sottrarre Nero parassita, prendi la mira e spara!
è cieca umanità che mente, tu non ti indigni mai!