Due e ventisei del mattino, metà Febbraio Ci tengo ad essere preciso sempre nell'orario Uscito dal lavoro da pochi minuti Giusto in tempo per raccogliere i sopravvissuti Che dalla nebbia affiorano come fantasmi E con le palle in mano affilano le armi E ci guardiamo in faccia sempre raramente Perché il risultato è spesso deludente E certe notti qui si fa un po' di cagnara Cantava quello che da Mario non ci lavorava E certe notti qui io rischio seriamente Che poi la notte dopo sia nullatenente In caffè c'è casino senza una ragione Un pugno di ragazze e qualche marpione E tutti a farsi belli perché a quest'ora Finire a scopare è l'unica chimera Ed i trentenni vestono come i ventenni Ed i ventenni spacciano ai trentenni E le trentenni scopano coi diciottenni E i quarantenni sognano le quindicenni Ed i baristi litigano coi rumeni Ehi tu! Vieni a vedere che bello che è Nonno, questo è il paese che hai fatto te
Poi ci vediamo tutti quanti in via Postumia Con la testa bassa ed una coca-cola Che io lavoro giusto per tenermi in vita Sai cosa me ne frega dell'Europa unita Del 740, la differenziata, Alzate l'IMU tanto io non avrò mai una casa Neanche trent'anni e come quasi tutti quanti Il futuro me lo bevo per non pensarci
E i perdenti vestono come i vincenti Ed i vincenti in fondo sono dei perdenti E le coppie escono con altre coppie E gli studenti affittano delle altre doppie E mia madre canta alla televisione Ehi tu! Vieni a vedere che bello che è Nonno, è questo il futuro che sognavi te?