Doge (possentemente) Fratricidi!!! Plebe! Patrizi!... Popolo Dalla feroce storia! Erede sol dell’odio Dei Spìnola e dei Doria, Mentre v’invita estatico Il regno ampio dei mari, Voi nei fraterni lari Vi lacerate il cuor. Piango su voi, sul placido Raggio del vostro clivo, Là dove invan germoglia Il ramo dell’ulivo. Piango sulla mendace Festa dei vostri fior, E vo gridando: pace! E vo gridando: amor!
Coro (fissando il Doge) Il suo commosso accento Sa l’ira in noi calmar, Vol di soave vento Che rasserena il mar!
Amelia (a Fiesco) (Pace!…lo sdegno immenso Nascondi per pietà! Pace! t’ispiri un senso Di patria carità!)
Fiesco (O patria! a qual mi serba Vergogna il mio sperar!… Sta la città superba Nel pugno d’un corsar!)
Gabriele (Amelia è salva, e m’ama! Sia ringraziato il ciel!… Disdegna ogn’ altra brama L’animo mio fedel!)
Pietro (a Paolo) (Tutto fallì, la fuga Sia tua salvezza almen!)
Paolo (a Pietro) (No, l’angue che mi fruga È gonfio di velen!)