SCARPIA (avvicinandosi a Tosca) Orsù, Tosca, parlate.
TOSCA (rinfrancata dalle parole di Cavaradossi) Non so nulla!
SCARPIA Non vale quella prova? Roberti, ripigliamo... (fa per avvicinarsi all'uscio)
TOSCA (si mette fra l'uscio e Scarpia, per impedire che dia l'ordine) No! Fermate!
SCARPIA Voi parlerete?
TOSCA No... mostro! Lo strazi... l'uccidi!
SCARPIA Lo strazia quel vostro silenzio assai più.
TOSCA Tu ridi... all'orrida pena?
SCARPIA (con entusiasmo) Mai Tosca alla scena più tragica fu! (Tosca, inorridita, si allontana da Scarpia che, preso da subitaneo senso di ferocia, si rivolga a Spoletta)
SCARPIA (gridando) Aprite le porte che n'oda i lamenti! (Spoletta apre l'uscio e sta ritto sulla soglia)
La voce di CAVARADOSSI Vi sfido!
SCARPIA (gridando a Roberti) Più forte! Più forte!
La voce di CAVARADOSSI Vi sfido!
SCARIA (a Tosca) Parlate...
TOSCA Che dire?
SCARPIA Su, via!
TOSCA Ah! non so nulla! (disperata) dovrei mentir?
SCARPIA (insistendo) Dite dov'è Angelotti? parlate su, via, dove celato sta?
TOSCA No! - Ah! Più non posso! - Che orror! Cessate il martîr! È troppo il soffrir!
La voce di CAVARADOSSI Ahimè!
TOSCA (si rivolge ancora supplichevole a Scarpia, il quale fa cenno a Spoletta di lasciare avvicinare Tosca: questa va presso all'uscio aperto ed esterrefatta alla vista dell'orribile scena, si rivolge a Cavaradossi col massimo dolore:) Mario, consenti ch'io parli?
La voce di CAVARADOSSI (spezzata) No, no.
TOSCA (con insistenza) Ascolta, non posso più...
La voce di CAVARADOSSI Stolta, che sai?... che puoi dir?...
SCARPIA (irritatissimo per le parole di Cavaradossi e temendo che da queste Tosca sia ancora incoraggiata a tacere, grida terribile a Spoletta:) Ma fatelo tacere! (Spoletta entra nella camera della tortura e n'esce poco dopo, mentre Tosca, vinta dalla terribile commozione, cade prostrata sul canapè e con voce singhiozzante si rivolge a Scarpia che sta impassibile e silenzioso.)
TOSCA Che v'ho fatto in vita mia? Son io che così torturate!... Torturate l'anima... (scoppia in singhiozzi, mormorando:) Sì, l'anima mi torturate!
SPOLETTA (brontolando in attitudine di preghiera) Judex ergo, cum sedebit, Quidquid latet apparebit, Nil inultum remanebit. (Scarpia, profittando dell'accasciamento di Tosca, va presso la camera della tortura e fa cenno di ricominciare il supplizio - un grido orribile si fa udire - Tosca si alza di scatto e subito con voce soffocata dice rapidamente a Scarpia:)