Tosca :: Se la giurata fede debo tradir (G.Puccini)
SCARPIA (ride) Se la giurata fede devo tradir... ne voglio altra mercede. Quest'ora io l'attendeva! Già mi struggea l'amor della diva! Ma poc'anzi ti mirai qual non ti vidi mai! (eccitatissimo, si alza) Quel tuo pianto era lava ai sensi miei e il tuo sguardo che odio in me dardeggiava, mie brame inferociva!... Agil qual leopardo ti avvinghiasti all'amante; Ah! In quell'istante t'ho giurata mia!... Mia! (si avvicina, stendendo le braccia verso Tosca: questa, che aveva ascoltato immobile, impietrita, le lascive parole di Scarpia, s'alza di scatto e si rifugia dietro il canapè)
TOSCA Ah!
SCARPIA (quasi inseguendola) Sì, t'avrò!...
TOSCA (inorridita corre alla finestra) Piuttosto giù mi avvento!
SCARPIA (freddamente) In pegno il Mario tuo mi resta!...
TOSCA Ah! miserabile... l'orribile mercato! (le balena l'idea di recarsi presso la Regina e corre verso la porta)
SCARPIA (che ne indovina il pensiero, si tira in disparte) Violenza non ti farò. Sei liberai. Va pure. (Tosca con un grido di gioia fa per uscire: Scarpia con un gesto e ridendo ironicamente la trattiene) Ma è fallace speranza... la Regina farebbe grazia ad un cadavere! (Tosca retrocede spaventata, e fissando Scarpia si lascia cadere sul canapè: poi stacca gli occhi da Scarpia con un gesto di supremo disgusto e di odio) Come tu m'odii! (con accento convinto e con compiacenza)
TOSCA (con tutto l'odio e il disprezzo) Ah! Dio!...
SCARPIA (avvicinandosele) Così ti voglio!
TOSCA (esasperata) Non toccarmi, demonio! T'odio, t'odio, abbietto, vile! (fugge da Scarpia inorridita)
SCARPIA Che importa?! (avvicinandosele ancor più) Spasimi d'ira... spasimi d'amore!
TOSCA Vile!
SCARPIA (cerca di afferrarla) Mia!
TOSCA (si ripara dietro la tavola) Vile!
SCARPIA (inseguendola) Mia!
TOSCA Aiuto! (un lontano rullo di tamburi a poco a poco s'avvicina, poi si dilegua lontano)
SCARPIA (fermandosi) Odi? È il tamburo. S'avvia. Guida la scorta ultima ai condannati. Il tempo passa! (Tosca, dopo aver ascoltato con ansia terribile, si allontana dalla finestra e si appoggia, estenuata, al canapè) Sai... quale oscura opra laggiù si compia? Là... si drizza un patibolo!... (Tosca fa un movimento di disperazione e di spavento) Al tuo Mario, per tuo voler, non resta che un'ora di vita. (freddamente si appoggia ad un angolo della tavola, continuando a guardare Tosca) (Tosca affranta dal dolore si lascia cadere sul canapè) (Freddamente Scarpia va ad appoggiarsi ad un angolo della tavola, si versa del caffè e lo assorbe mentre continua a guardare Tosca)