TUTTI:
Alfredo! Voi!
ALFREDO:
Sì, amici
FLORA:
Violetta?
ALFREDO:
Non ne so.
TUTTI:
Ben disinvolto! Bravo!
Or via, giuocar si può.
GASTONE:
(Si pone a tagliare, Alfredo ed altri puntano)
VIOLETTA:
(Entra al braccio del Barone)
FLORA: (andandole incontro)
Qui desiata giungi.
VIOLETTA:
Cessi al cortese invito.
FLORA:
Grata vi son, barone, d'averlo pur gradito.
BARONE: (piano a Violetta)
(Germont è qui! il vedete!)
VIOLETTA:
(Ciel! gli è vero). Il vedo.
BARONE: (cupo)
Da voi non un sol detto si volga
A questo Alfredo.
VIOLETTA:
(Ah, perché venni, incauta!
Pietà di me, gran Dio!)
FLORA: (a Violetta, facendola sedere presso di sé sul divano)
Meco t'assidi: narrami quai novità vegg'io?
(Il Dottore si avvicina ad esse, che sommessamente conversano. Il Marchese si trattiene a parte col Barone, Gastone taglia, Alfredo ed altri puntano, altri passeggiano)
ALFREDO:
Un quattro!
GASTONE:
Ancora hai vinto.
ALFREDO: (Punta e vince)
Sfortuna nell'amore
Vale fortuna al giuoco!
TUTTI:
È sempre vincitore!
ALFREDO:
Oh, vincerò stasera; e l'oro guadagnato
Poscia a goder tra' campi ritornerò beato.
FLORA:
Solo?
ALFREDO:
No, no, con tale che vi fu meco ancor,
Poi mi sfuggìa
VIOLETTA:
(Mio Dio!)
GASTONE: (ad Alfredo, indicando Violetta)
(Pietà di lei!)
BARONE: (ad Alfredo, con mal frenata ira)
Signor!
VIOLETTA: (al Barone)
(Frenatevi, o vi lascio)
ALFREDO: (disinvolto)
Barone, m'appellaste?
BARONE:
Siete in sì gran fortuna,
Che al giuoco mi tentaste.
ALFREDO: (ironico)
Sì? la disfida accetto
VIOLETTA:
(Che fia? morir mi sento)
BARONE: (puntando)
Cento luigi a destra.
ALFREDO: (puntando)
Ed alla manca cento.
GASTONE:
Un asse un fante hai vinto!
BARONE:
Il doppio?
ALFREDO:
Il doppio sia.
GASTONE: (tagliando)
Un quattro, un sette.
TUTTI:
Ancora!
ALFREDO:
Pur la vittoria è mia!
CORO:
Bravo davver! la sorte è tutta per Alfredo!
FLORA:
Del villeggiar la spesa farà il baron,
Già il vedo.
ALFREDO: (al Barone)
Seguite pur.
SERVO
La cena è pronta.
CORO: (avviandosi)
Andiamo.
ALFREDO:
Se continuar v'aggrada
(tra loro a parte)
BARONE:
Per ora nol possiamo:
Più tardi la rivincita.
ALFREDO:
Al gioco che vorrete.
BARONE:
Seguiam gli amici; poscia
ALFREDO:
Sarò qual bramerete.
(Tutti entrano nella porta di mezzo: la scena rimane un istante vuota)
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