VIOLETTA (frattanto avrà aperto a stento un ripostiglio della toilette, e toltone un medaglione dice:) Prendi, quest'è l'immagine de' miei passati giorni; a rammentar ti torni colei che sì t'amò. Se una pudica vergine degli anni suoi nel fiore a te donasse il core... sposa ti sia... lo vo'. Le porgi questa effigie: dille che dono ell'è di chi nel ciel tra gli angeli prega per lei, per te.
ALFREDO No, non morrai, non dirmelo déi viver, amor mio... a strazio così terribile qui non mi trasse iddio. Sì presto, ah no, dividerti morte non può da me... Ah, vivi, o un solo feretro m'accoglierà con te.
GERMONT Cara, sublime vittima d'un generoso amore, perdonami lo strazio recato al tuo bel core.
GERMONT, DOTTORE E ANNINA Finché avrà il ciglio lacrime io piangerò per te; vola a' beati spiriti; iddio ti chiama a sé.