Anna Netrebko
LEONORA:
Vanne,
Lasciami, né timor di me ti prenda...
Salvarlo io potrò forse.
(Ruiz si allontana)
Timor di me?... sicura,
Presta è la mia difesa.
(I suoi occhi figgonsi ad una gemma che le fregia la mano destra).
In quest'oscura
Notte ravvolta, presso a te son io,
E tu nol sai... Gemente
Aura che intorno spiri,
Deh, pietosa gli arreca i miei sospiri...
D'amor sull'ali rosee
Vanne, sospir dolente:
Del prigioniero misero
Conforta l'egra mente...
Com'aura di speranza
Aleggia in quella stanza:
Lo desta alle memorie,
Ai sogni dell'amor!
Ma deh! non dirgli, improvvido,
Le pene del mio cor!
(Suona la campana dei morti)
Voci interne:
Miserere d'un'alma già vicina
Alla partenza che non ha ritomo!
Miserere di lei, bontà divina,
Preda non sia dell'infernal soggiorno!
LEONORA:
Quel suon, quelle preci solenni, funeste,
Empiron quest'aere di cupo terror!...
Contende l'ambascia, che tutta m'investe,
Al labbro il respiro, i palpiti al cor!
(Rimane assorta; dopo qualche momento scuotesi, ed è in procinto di partire, allorché viene dalla torre un gemito e quindi un mesto suono: ella si ferma)
Manrico:(dalla torre)
Ah, che la morte ognora
È tarda nel venir
A chi desia morir!...
Addio, Leonora!
LEONORA:
Oh ciel!... sento mancarmi!
Voci interne
Miserere d'un'alma già vicina
Alla partenza che non ha ritorno!
Miserere di lei, bontà divina
Preda non sia dell'infernal soggiorno!
LEONORA:
Sull'orrida torre, ah! par che la morte
Con ali di tenebre librando si va!
Ahi! forse dischiuse gli fian queste porte
Sol quando cadaver già freddo sarà!
Manrico: (dalla torre)
Sconto col sangue mio
L'amor che posi in te!...
Non ti scordar di me!
Leonora, addio!
LEONORA:
Di te, di te scordarmi!!...
Tu vedrai che amore in terra
Mai del mio non fu più forte;
Vinse il fato in aspra guerra,
Vincerà la stessa morte.
O col prezzo di mia vita
La tua vita io salverò,
O con te per sempre unita
Nella tomba io scenderò.
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