Rileggo il tuo passato: dov'eri tu quando io ero ancora lì? Tu eri là dove io non ero mai stato ed io ero qui, in un chiaroscuro "qui", che tu nemmeno immaginavi che esistesse! Nemmeno immaginavi che esistesse!
Come quando sei in mezzo ai binari e guardandoti i piedi distingui perfettamente due lunghe fasce di ferro scure, poi, guardando dritto davanti a te, le due sbarre si uniscono e sembrano una sola...
Tenendo fissa questa immagine, come in una volta del Masaccio, le due linee che hai di fronte sono convergenti e alle tue spalle divergono per andare lontano, chissà dove!?
Eccoli i nostri passati, così distanti eppure paralleli! Eccoli i nostri passati, così distanti eppure paralleli! Distingui i nostri passati così distanti eppure paralleli? Solo insieme siamo il punto di fuga!
Tralasciando il fatto che il loro convergere sia solo un'illusione del nostro occhio, e che l'unione si allontani inesorabilmente ad ogni mio singolo passo.
Ma è bello credere che la visione di quell'istante sulle rotaie sia la continua percezione della realtà! Un fascio di binari che avvolgono ogni edificio, ogni strada, ogni abitazione, scorrono, si incrociano all'attivarsi dello scambio, causano incidenti,
e a volte si interrompono! A volte si interrompono! A volte si interrompono! perdendo ogni speranza di fuga.
Come quando sei in mezzo ai binari e guardandoti i piedi distingui perfettamente due lunghe fasce di ferro scure, poi, guardando dritto davanti a te, le due sbarre si uniscono e sembrano una sola...