DONNA ELVIRA In quali eccessi, o Numi, in quai misfatti orribili, tremendi è avvolto il sciagurato! Ah no! non puote tardar l'ira del cielo, la giustizia tardar. Sentir già parmi la fatale saetta, che gli piomba sul capo! Aperto veggio il baratro mortal! Misera Elvira! Che contrasto d'affetti, in sen ti nasce! Perchè questi sospiri? e queste ambascie?
Aria
Mi tradì, quell'alma ingrata, Infelice, o Dio, mi fa. Ma tradita e abbandonata, Provo ancor per lui pietà. Quando sento il mio tormento, Di vendetta il cor favella, Ma se guardo il suo cimento, Palpitando il cor mi va.