La finta semplice (K. 46a/51): Act I. 12 [Recitativo] — Sicché m'avete inteso?
NINETTA Sicché m’avete inteso?
ROSINA So cosa deggio fare.
NINETTA Fateli innamorare questi due sciocchi, E giacché l’un ne viene cominciate da lui.
ROSINA Qual vien di loro?
NINETTA Viene Don Polidoro, E con lui ci vuol poco Che di sposarla ei tratta Se vede con la scuffia anche una gatta.
ROSINA Zitto, ch’egli entra adesso.
POLIDORO Ehi?
NINETTA Signore.
POLIDORO E permesso?
NINETTA Cosa?
POLIDORO Veder Madama.
ROSINA Favorisca, se il brama, Complimenti non vo’; sempre padrone, Ecco a baciar la mano Ecco là da seder; voglio l’onore dell’amicizia vostra, E qui si viene si va, si resta a desinare, a cena, Perché io non ho pretese, E tratto cogli amici alla francese.
POLIDORO Ehi!
NINETTA Da me che volete?
POLIDORO Cosa rispondere?
NINETTA Non intendete, che non vuol cerimonie, e tutto è buono quel che vi viene in bocca?
POLIDORO Ho capito... Madama Gran bell’abito avete!
ROSINA Eh, bagattelle all’uso del paese.
POLIDORO Oh come belle quelle scarpine ancora!
ROSINA Che sciocco!
POLIDORO Ma signora, più delle scarpe vostre, Io mi dichiaro, siete bella voi stessa.
NINETTA Oh che somaro!
ROSINA Tutta vostra bontà.
POLIDORO Voi mi piacete.
ROSINA Oh, troppo onor!
POLIDORO Volete prendermi per marito?
ROSINA Io non son degna d’una tanta fortuna.
POLIDORO Eh non importa, anch’io non voglio cerimonie, E basta che non lo sappia mio fratel: Del resto vi sposo adesso qui.
ROSINA Ma... Così presto? Così arrivata in casa vostra appena, E nel vostro paese?
POLIDORO Sì ben, come diceste, alla francese.
ROSINA Alla francese ancora, Domanda un matrimonio i passi suoi. S’ama da prima, E poi qualche visita almeno! Qualche gentil biglietto! Qualche bel regaletto! In somma un uom di spirito qual siete, In somiglianti impegni Bisogno non avrà, che altri gli insegni.
POLIDORO Insegnatemi pure, Mala visita è fatta; E il regalo farò senza fatica. Quello che più m’intrica É il biglietto, oh Madama, Ché a scriver mai non m’insegnò la mamma.
NINETTA Eh non serve, signore; Sarò io, se volete, la vostra segretaria!
POLIDORO Ma nol dite a nessun.
NINETTA Nemmeno all’aria.
POLIDORO Così ci sposerem.
ROSINA Tempo e cervello!
POLIDORO Non basta un’ora?
NINETTA È qua vostro fratello.
POLIDORO Oh poveretto me!
ROSINA Non dubitate: Perché nulla sospetti, Io me ne andrò finché con voi ragiona.
POLIDORO Se con voi mi ritrova, ei mi bastona.
ROSINA Siatemi voi costante; Ché, per esservi amante, Fin col fratello vostro A me non mancheran mille ripieghi E se m’ha da parlar, vo’ che mi preghi.
NINETTA Gran fortuna è la vostra; Chi moglie tal non prende, è grosso e tondo, Perché di queste ne son poche al mondo.