La finta semplice (K. 46a/51): Act I. 15 [Recitativo] — Grand'uomo che son io
CASSANDRO Grand’uomo che son io, Per non temere le donne! Ecco che viene la Baronessa, E sfoderar bisogna tutta la mia eloquenza, Onde ella veda dal mio cerimonial cerimoniante Che lo spirito suo meco è spirante.
ROSINA Chi è qua? fratello... aiuto.
CASSANDRO Cosa avete veduto? Cioè, di che temete? Un galantuom son io.
ROSINA Un galantuomo?
CASSANDRO Al portamento, al viso, all’abito leggiadro. Chi, come e quale mi credeste?
ROSINA Un ladro.
CASSANDRO Per una qual voi siete spiritosa pulcella, Questa è una debolezza.
ROSINA Io spiritosa... O sì, signore, e come!
CASSANDRO Non mi pare; mala vo’ esaminare.
ROSINA Sarìa meglio in cucina, appresso il fuoco.
CASSANDRO Che stolida! Volete che parliamo in francese? In tedesco, in turchesco o in italiano?
ROSINA Come, che più vi piace.
CASSANDRO In verso o in prosa?
ROSINA Oibò, né l’un né l’altro.
CASSANDRO Come se ognun, che parla, Cioè sempre favella il mondo intiero O in prosa, o in versi?
ROSINA Io nol sapea da vero.
CASSANDRO Ma dunque che sa lei?
ROSINA So che tre e tre fan sei.
CASSANDRO Poter del mondo! Siete una gran dottoressa in aritmetica. E non è già sì poco nell’età vostra; Di quanti anni?
ROSINA Gli anni?
CASSANDRO Sì, signora Madama.
ROSINA Lasciate, che ci pensi.
CASSANDRO E così?
ROSINA Gli anni adesso son mille Settecento sessantotto in punto.
CASSANDRO Oh che portento!
ROSINA Chi è questo signore?
CASSANDRO Non sapete che sia il portento, Il prodigio da tutti conosciuto?
ROSINA Non ho l’onor d’averlo mai veduto.
CASSANDRO Che innocente fanciulla! questa non fa paura.
Ma nulla voi sapete?
ROSINA Oh, so un poco di tutto.
CASSANDRO Verbigrazia; voglio dir, per esempio?
ROSINA Sì signore.
CASSANDRO Cosa sapete voi?
ROSINA Far all’amore.
CASSANDRO L’avete fatto mai?
ROSINA Signor sì.
CASSANDRO E al giorno d’oggi lo fate?
ROSINA Sì signore.
CASSANDRO E lo vorrete far anche dappoi?
ROSINA Signor sì.
CASSANDRO Ma con chi?
ROSINA Bella! con voi.
CASSANDRO Con me? M’accosto un poco, Che questa è al caso mio.
ROSINA Povero allocco!
CASSANDRO Un muso da museo, Una buona pulcella innocentina. Eh, lascia far a noi Ehi! Madama.
ROSINA Che volete?
CASSANDRO Accostatevi.
ROSINA Così?
CASSANDRO Così in buon’ora.
ROSINA Se volete, io vi vengo in braccio ancora.
CASSANDRO Senz’altro è innamorata. Ma dite in confidenza, Voi faceste all’amore anche con mio fratello?
ROSINA Sì signore.
CASSANDRO E sposarvi vorrebbe?
ROSINA Signor sì.
CASSANDRO Onde, se io vi sposassi, Rivale avrei la fratellanza in casa, E dividendo il core. Mi fareste voi forse?
ROSINA Oh sì, signore.
CASSANDRO Poter del mondo! Io sfido tutta la quinta essenza feminesca Ad esser più sincera: Cioè più di costei sciocca e ciarliera.
ROSINA Ah!
CASSANDRO Cosa è quel sospiro?
ROSINA Quanto più vi rimiro, Voi nemmen mi guardate.
CASSANDRO Anzi a forza d’occhiate Vi assorbo e vi divoro.