La finta semplice (K. 46a/51): Act III. 9 [Finale, No. 26] — Se le pupille io giro
ROSINA Indovinate! Se le pupille io giro amorosette e tenere, Se rido, o se sospiro, il vostro cor che fa?
POLIDORO Il cor mi batte in seno, E il figliolin di Venere, «Spera», mi dice «almeno, che questo amor sarà».
ROSINA Anche la speme inganna E se l’amor v’affanna, Chi vi potrìa sanar?
POLIDORO Mi sanerà, carina questa gentil manina, Che voi m’avete a dar.
ROSINA Non basterebbe il core?
POLIDORO No! ch’è un furbetto amore, E mi potrìa gabbar.
ROSINA, POLIDORO Alme belle innamorate, Una man che voi baciate, Vi può solo imprigionar.
POLIDORO La mano accordatemi per pegno d’affetto.
ROSINA Sì caro, prendetela!
CASSANDRO La prendo, l’accetto.
ROSINA, CASSANDRO E il nodo, che al core ci strinse l’amore, Non sciolga mai più.
POLIDORO Che inganno! che frode! La rabbia mi rode, no, non posso più. Ma signor non è giustizia Di levarmi il pan da bocca, Oh che inganno, oh che malizia! La mia sposa, uh, uh, uh, uh!
ROSINA Voi lo Sposo?
CASSANDRO Tu marito?
ROSINA Con quel capo!
CASSANDRO Con quel muso?
ROSINA, CASSANDRO Questo è bello in verità.
POLIDORO Son stordito, son confuso!
ROSINA E impietrito.
CASSANDRO E inasinato.
ROSINA, CASSANDRO Oh che sposo, ah, ah, ah! Questo è bello in verità.
NINETTA, GIACINTA FRACASSO, SIMONE Nozze, nozze, evviva, evviva, Più ridente, più giuliva Sorte al mondo non si dà.
CASSANDRO Cosa è stato?
POLIDORO Che sarà?
CASSANDRO Ninetta e Simone!
ROSINA Giacinta y Fracasso!
FRACASSO, GIACINTA SIMONE, NINETTA Si faccia tempore in festa, ed in spasso. Evviva!
CASSANDRO Alto là!
FRACASSO Che cosa pretendete?
SIMONE Faremo un macello!
CASSANDRO Sfacciata pettegola!
SIMONE Che dice?
FRACASSO Che intende?
NINETTA Padrone!
GIACINTA Fratello!
NINETTA Perdono!
GIACINTA Pietà!
ROSINA Oh zitto un po’ là, non tanto rumore.
CASSANDRO Ma il grado..., ma il sesso...
FRACASSO, SIMONE Ma lei l’ha promesso.
CASSANDRO Ma no...
ROSINA Così sta.
GIACINTA Fu colpo d’amore, pentita già sono. Fratello, perdono!
NINETTA Padrone, pietà!
ROSINA, FRACASSO, SIMONE Che serve, che giova gridar come un matto, Già quello, ch’è fatto disfar non potrà.
CASSANDRO Via! Pace, perdono, scusabile è il caso.
ROSINA Se quella non sono, che gli ho persuaso. Perdono a me pure Cassandro darà.
POLIDORO, CASSANDRO Oh vedi la semplice, la finta bontà!
POLIDORO Ci ho gusto, l’ho caro il ciucco, Il somaro io sol non sarò.
CASSANDRO Ma questo è un inganno!
ROSINA Ma inganno innocente!
FRACASSO, SIMONE Non c’è più riparo, la man gli donò.
ROSINA C’he pensa? che dice? Le piace? si pente?
TUTTI È inutile adesso di far più lamenti, Già queste del sesso son l’arti innocenti, E spirto e bellezza son gran qualità.