Si formano le schiere e i battaglion
che van marciando verso la stazion,
Hanno lasciato il loro paesello
cantando al vento un gaio ritornello.
Il treno parte: ad ogni finestrin
ripete allegramente il soldatin...:
«Io ti saluto! Vado in Abissinia;
cara Virginia;
ma tornerò.
Appena giunto nell'accampamento,
dal reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall'Africa un bel fior,
che nasce sotto il ciel dell'Equator.
Io ti saluto! Vado in Abissinia
cara Virginia;
ma tornerò.»
Col giovane soldato tutt'ardor
c'è chi sul petto ha i segni del valor,
ma vanno insieme pieni di gaiezza
cantando gli inni della giovinezza.
e il vecchio fante che non può partir
rimpiange in cuore di non poter dir:
«Io ti saluto! Vado in Abissinia;
cara Virginia;
ma tornerò.
Appena giunto nell'accampamento,
dal reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall'Africa un bel fior,
che nasce sotto il ciel dell'Equator.
Io ti saluto! Vado in Abissinia
cara Virginia;
ma tornerò.»
Finalino:
......................
Dall'Alpi al mare fino all'Equator
innalzeremo ovunque il tricolor.
Io ti saluto! Vado in Abissinia;
cara Virginia;
ma tornerò!..
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