II signor Antonioni e la società Natuzzi Natuzzi, buongiorno. Buon giorno. Sono il signor Antonioni di Genova. Ah salve, signor Antonioni! Dove è adesso? Sono già a Trieste. Sono in albergo “Tre leoni”. E' vicino, dieci minuti a piedi. Come arrivo da voi? Deve prendere via Garibaldi e andare sempre diritto, poi girare alla terza traversa a destra. A che ora possiamo vederci? Le va bene alle tre? Certo! La aspettiamo! Va bene, a dopo!
Per favore, dov'è? Per favore, dov'è via Garbaldi? Mi dispiace, non lo so. Scusi, mi può dire dov'è via Garbaldi? Non ne ho nemmeno un'idea. Sono straniero. Scusi, Lei è di questa città? Si, perché? Mi sa dire dove si trova via Garibaldi? Via Garibaldi? Si, lo so. Sa dov'è l'ospedale? No. E' facile, vada diritto e vedrà l'ospedale, poi a sinistra fino alla posta e poi a destra. Grazie. E'lontano? Si, abbastanza lontano. Prenda pure un taxi. Grazie mille. Arrivederci.
Il signor Antonioni e tassista E' libero? Si, prego! Dove? Vada alla via Garibaldi, numero venti. E' un'edificio commerciale, vero? Lo conosco. Non lo so, non sono di questa città. Ecco la via Garibaldi. Il numero venti è di fronte. Otto Èuro, per favore.
Il signor Antonioni e il portiere. Natuzzi? Non lo conosco, non c'è in questo palazzo. Ma non è possibile! Un'attimo, tutto a posto, è di fronte, numero venti tre. La ringrazio.