Un invito Di ritorno a casa, Paolo e Teresa Tosi vogliono far vedere ai loro amici le foto che hanno fatto durante le vacanze. Teresa telefona a Sandra Rivelli per invitarla a cena con suo marito.
S.: Pronto! Chi parla? Т.: Ciao, Sandra! Sono Teresa! Come stai, bella? S.: Oh, che sorpresa! Buongiorno, Teresa, tutto benissimo, e voi, siete tornati dalla vacanza? Т.: Si, siamo arrivati l'altro ieri. Abbiamo portato un sacco di souvenir e regali, e abbiamo anche un centinaio di foto che saremo contentissimi di farvi vedere! Che ne dici di venire a cena da noi venerdì prossimo con Antonio? S.: Che gentile! Verremo con piacere, ma venerdì prossimo non è possibile, Antonio lavora fino a tardi fuori città. Sabato non vi va bene? Т.: Va bene, facciamo sabato, per esempio, alle sette e mezzo, alle otto. S.: Perfetto, alle sette e mezzo, alle sette quaranta cinque — dipende dal traffico — saremo da voi. Т.: Allora, ci vediamo sabato! Salutami Antonio! Baci! S.: Un bacione a te e anche a Paolo! Grazie per l'invito!
I preparativi Т.: Paolo, ho invitato Sandra e Antonio per sabato, venerdi non riuscivano a fare. Р.: Ma Teresa, sabato sera c'è la partita di calcio, a cui volevo assolutamente andare! Т.: Scusa, ho dimenticato... Non ti innervosire, non è l'ultima partita della tua squadra del cuore... Ci andrai un'altra volta! Р.: Come sempre pensi solo a te stessa. Regalo il biglietto a Mario, ne sarà felice... Cosa vuoi preparare a cena per sabato? Т.: Niente di straordinario, in ogni caso Sandra non sa per niente cucinare, quindi quaisiasi cosa io preparo, saranno contènti. Allora, come antipasto facciamo il melone con il prosciutto crudo, per il primo — la pasta con sugo di carne, per il secondo — pollo arrosto con erbe. Per il dolce compra quei pasticcini di frutta nella nostra pasticceria preferita. Р.: Allojpa, fammi una lista per fare la spesa e ti porto tutto venerdi sera, a proposito, a che ora devono venire sabato? Т.: Versò le otto, ma dobbiamo preparare tutto per le sette, visto che ti vesti per almeno un'ora quando aspettiamo ospiti... Р.: Ti trucchi non meno di due ore, dunque facciamo tutto per le sei.
Un'intervista Marina Bianco, Laura Brunacci (giornalista)
L.: Buongiorno, signora Bianco. Sono Laura Brunacci, faccio un'intervista per la rivista “Vogue”. In questo momento facciamo un'indagine sulla vita e obblighi della donna italiana moderna. Mi permetta di farle qualche domanda. M.: Buongiorno, con piacere! L.: Lei che lavoro fa? M.: Sono meccanico in un'officina privata. L.: Da quanti anni lavora? M.: Da quattordici anni ho cominciato ad aiutare i miei fra-telli con le loro moto, e all'età di diciotto anni sono andata a lavorare da Giuseppe, il mio capo. L.: Quante ore al giorno passa in officina? M.: Dipende dai clienti — se mi pagano per un ordine urgente posso rimanere al lavoro fino a nove-dieci ore. L.: E le piace questo lavoro? Sembra molto fragile e femminile... M.: Davvero, è stata una mia scelta! Sono appassionata della mia professione! L.: Mi dica, è sposata? Ha figli? M.: Si, sono sposata da due anni, e non ho ancora figli. L.: E che ne dice suo marito, è contento della sua professione? Lui, che lavoro fa? M.: Mio marito è pasticciere. Non è contrario del mio lavoro... Anzi, è contento perché non ha mai problemi con la macchina! L.: Deve essere difficile mantenere casa quando uno lavora tante ore fuori casa... M.: Non direi, la mattina faccio tutto io — preparo colazione, lavo i piatti, pulisco la cucina... Mio marito lavora dalle cinque di mattina, dunque la mattina sono sola a casa. La cena, la fa sempre lui — è un cuoco geniale! Lavare i panni non è un problema con la lavatrice, cerchiamo di non comprare i vestiti che è difficile stirare, quin