La calunnia è un venticello, Un'auretta assai gentile Che insensibile, sottile, Leggermente, dolcemente Incomincia, incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra, Sottovoce, sibilando, Va scorrendo, va scorrendo, Va ronzando, va ronzando; Nell'orecchie della gente S'introduce, s'introduce destramente E le teste ed i cervelli Fa stordire, fa stordire, fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo Lo schiamazzo va crescendo, Prende forza a poco a poco, Vola già di loco in loco; Sembra il tuono, la tempesta Che nel sen della foresta, Va fischiando, brontolando E ti fa d'orror gelar. Alla fin trabocca e scoppia, Si propaga, si raddoppia E produce un'esplosione Come un colpo di cannone! Come un colpo di cannone!!!! Un tremuoto, un temporale, Un tremuoto, un temporale, Un tumulto generale, Che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato, Avvilito, calpestato, Sotto il pubblico flagello Per gran sorte va crepar!