CORO I Dell'invito trascorsa è già l'ora Voi tardaste
CORO II Giocammo da Flora. E giocando quell'ore volar.
VIOLETTA andando loro incontro Flora, amici, la notte che resta D'altre gioie qui fate brillar Fra le tazze è più viva la festa
FLORA E MARCHESE E goder voi potrete?
VIOLETTA Lo voglio; Al piacere m'affido, ed io soglio Col tal farmaco i mali sopir.
TUTTI Sì, la vita s'addoppia al gioir.
SCENA II Detti, il Visconte Gastone de Letorières, Alfredo Germont. Servi affacendati intorno alla mensa
GASTONE entrando con Alfredo In Alfredo Germont, o signora, Ecco un altro che molto vi onora; Pochi amici a lui simili sono.
VIOLETTA Dà la mano ad Alfredo, che gliela bacia Mio Visconte, merce' di tal dono.
MARCHESE Caro Alfredo
ALFREDO Marchese
Si stringono la mano
GASTONE ad Alfredo T'ho detto: L'amistà qui s'intreccia al diletto.
I servi frattanto avranno imbandito le vivande
VIOLETTA ai servi Pronto è il tutto? Un servo accenna di sì Miei cari sedete: È al convito che s'apre ogni cor.
TUTTI Ben diceste le cure segrete Fuga sempre l'amico licor.
Siedono in modo che Violetta resti tra Alfredo e Gastone, di fronte vi sarà Flora, tra il Marchese ed il Barone, gli altri siedono a piacere. V'ha un momento di silenzio; frattanto passano i piatti, e Violetta e Gastone parlano sottovoce tra loro, poi:
GASTONE piano, a Violetta Sempre Alfredo a voi pensa.
VIOLETTA Scherzate?
GASTONE Egra foste, e ogni dì con affanno Qui volò, di voi chiese.
VIOLETTA Cessate. Nulla son io per lui.
GASTONE Non v'inganno.
VIOLETTA ad Alfredo Vero è dunque? onde è ciò? Nol comprendo.
ALFREDO sospirando Si, egli è ver.
VIOLETTA ad Alfredo Le mie grazie vi rendo. Voi Barone, feste altrettanto
BARONE Vi conosco da un anno soltanto.
VIOLETTA Ed ei solo da qualche minuto.
FLORA piano al Barone Meglio fora se aveste taciuto.
BARONE piano a Flora Mi è increscioso quel giovin
FLORA Perché? A me invece simpatico egli è.
GASTONE ad Alfredo E tu dunque non apri più bocca?
MARCHESE a Violetta È a madama che scuoterlo tocca
VIOLETTA Mesce ad Alfredo Sarò l'Ebe che versa.
ALFREDO con galanteria E ch'io bramo immortal come quella.
TUTTI Beviamo.
GASTONE O barone, né un verso, né un viva Troverete in quest'ora giuliva? Il Barone accenna di no Dunque a te ad Alfredo