MEFISTOFELE: Son lo Spirito Che nega sempre, tutto, L'astro, il fior! Il mio ghingno e la mia bega Turbano gli ozi al Creator. Voglio il Nulla e del Creato La ruina universal, E' atmosfera mia, E' atmostera mia vital, Cià che chiamasi, Cià che chiamasi peccato, Morte e Mal. Rido e avvento questa sillaba: «No!» Struggo, tento, ruggo, sibilo: «No!» Mordo, invischio, Struggo, tento, ruggo, sibilo: Fischio! Fischio! Fischio! Eh! (Fichia violentemente colle dita fra le labbra.)
Parte son d'una latebra Del gran tutto: Oscurità. Son figliuol della Tenebra Che Tenebra tornerà. S'or la luce usurpa e afferra Il mio scettro a ribellion, Poco andrà, Poco andrà la sua tenzon: V'à sul Sol, V'à sul Sole e sulla Terra, Distruzion! Rido e avvento questa sillaba: «No!» Mordo, invischio, Struggo, tento, ruggo, sibilo: Fischio! Fischio! Fischio! Eh! (Fischia violentemente colle dita fra le labbra.)