Eri tu che macchiavi quell'anima, La delizia dell'anima mia; Che m'affidi e d'un tratto esecrabile L'universo avveleni per me, avveleni per me! Traditor! che compensi in tal guisa Dell'amico tuo primo, dell'amico tuo primo la fé!
O dolcezze perdute! O memorie D'un amplesso che l'essere india! . . . Quando Amelia sì bella, sì candida Sul mio seno brillava d'amor! Quando Amelia sul mio seno Brillava d'amor, se brillava d'amor!
È finito, non siede che l'odio, non siede che l'odio E la morte nel vedovo cor! O dolcezze perdute, o speranze d'amor, d'amor!