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Этторе Бастьянини и Рената Скотто. Дир. Д. Гавадзени. 1960 г. - Сцена и ария Риголетто из II действия оперы Дж. Верди "Риголетто" | Текст песни

Atto SECONDo
SCENA III

Marullo, Ceprano, Borsa, altri Cortigiani, poi Rigoletto

MARULLO:
Povero Rigoletto!

RIGOLETTO: (entro la scena)
La rà, la rà, la la, la rà, la rà, la rà, la rà la rà, la la, la rà, la rà.

TUTTI:
Ei vien! Silenzio.
(Rigoletto entra la scena affettando indifferenza)

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Oh buon giorno, Rigoletto...

RIGOLETTO:
(Han tutti fatto il colpo!)

CEPRANO:
Ch'hai di nuovo, buffon?..

RIGOLETTO: (contraffacendo Ceprano)
Ch'hai di nuovo, buffon?..
Che dell'usato più nojoso voi siete.

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
(ridendo)
Ah! ah! ah!

RIGOLETTO: (aggirandosi per la scena)
La rà, la rà, la la la rà, la rà, la rà, la rà.
(spiando inquieto dovunque)
(Ove l'avran nascosta?)

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Guardate com'è inquieto!

RIGOLETTO:
La rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà, la rà.

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Sì! sì! guardate com'è inquieto!

RIGOLETTO: (a Marullo)
Son felice
che nulla a voi nuocesse
l'aria di questa notte.

MARULLO:
Questa notte!..

RIGOLETTO:
Sì... Oh fu il bel colpo!..

MARULLO:
S'ho dormito sempre!

RIGOLETTO:
Ah, voi dormiste!.. Avrò dunque sognato!..
(S'allontana cantarellando, e visto un fazzoletto lo afferra)
La rà, la rà, la la, la rà, la rà, la rà, la la.

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
(Ve', come tutto osserva!)

RIGOLETTO: (gettando il fazzoletto)
Non è il suo. Dorme il Duca tuttor?

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Sì, dorme ancora.

Atto SECONDo
SCENA IV

Detti e un Paggio della Duchessa

PAGGIO:
Al suo sposo parlar vuol la Duchessa.

CEPRANO:
Dorme.

PAGGIO:
Qui or or con voi non era?..

BORSA:
È a caccia...

PAGGIO:
Senza paggi!.. senz'armi!..

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
E non capisci
che per ora vedere non può alcuno?..

RIGOLETTO: (che a parte è stato attentissimo al dialogo, balzando improvviso tra loro prorompe)
Ah! ella è qui dunque!.. Ella è col Duca!..

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Chi?

RIGOLETTO:
La giovin che sta notte al mio tetto rapiste...
Ma la saprò riprender... Ella è la...

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Se l'amante perdesti, la ricerca altrove.

RIGOLETTO:
Io vo' mia figlia...

BORSA, MARULLO, CEPRANO:
La sua figlia!..

RIGOLETTO:
Sì... la mia figlia... D'una tal vittoria...
che?.. adesso non ridete?..

(corre verso la porta, ma i cortigiani gli attraversano il passaggio)

Ella è la!.. la vogl'io... la rendete.
Cortigiani, vil razza dannata,
per qual prezzo vendeste il mio bene?
A voi nulla per l'oro sconviene!..
ma mia figlia è impagabil tesor.
La rendete... o se pur disarmata,
questa man per voi fora cruenta;
nulla in terra più l'uomo paventa,
se dei figli difende l'onor.
(si getta ancora sulla porta che gli è nuovamente contesa)
Quella porta, assassini, assassini, m'aprite,
la porta, la porta, assassini, m'aprite.
(lotta alquanto coi cortigiani, poi torna spossato sul davanti della scena)
Ah! voi tutti a me contro venite!..
(piange)
tutti contra me!.. Ah!..
Ebben, piango... Marullo... signore,
tu ch'hai l'alma gentil come il core,
dimmi tu dove l'hanno nascosta?..
È là? non è vero? ... tu taci!.. ohimè!
(piange)
Miei signori.. perdono, pietate..

Этторе Бастьянини и Рената Скотто. Дир. Д. Гавадзени. 1960 г. еще тексты


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