Nessuno sa il principio, nessuno sa il futuro, oscuro come l’ombra contro il muro arresa e consumata ridotta ad un bisbiglio la voce di una donna, la foto di suo figlio caduto in uno spasimo, rapito al suo cammino. spezzato dentro a un piatto, pane e vino dove portano i passi che facciamo... dove portano i passi che seguiamo
Nessuno sa il principio, nessuno sa la fine guardar marcire i frutti per masticare spine nel buio delle viscere il morso del dolore per gli occhi di un bambino cresciuto nel rancore lasciato solo al bivio, trovato dal destino: chi caricai il canone chi scappa nel mirino dove portano i passi che facciamo dove portano i passi che seguiamo...
Nessuno sa il principio, nessuno sa il futuro, che aspetta, come l’ombra contro il muro e non sarà un bastone nè il fumo di un fucile a fare forte un uomo, a farlo meno vile gli basterà una lacrima, limpido segnale che può sentire amore, che può fuggire il male gli basterà una lacrima, visibile cammino dal fono della notte al chiaro del mattino dove portano i passi che facciamo... dove portano i passi che seguiamo