Suonano il citofono
i testimoni di paura,
esco per trovare un giorno
solo leggermente uguale
al precedente.
I binari all'infinito non si incontrano del tutto,
poi mi trovo in fondo alla banchina
e guardo il cielo in fondo all'orizzonte.
Non importa cosa accade,
prima o poi in ritardo, sempre, arriva il treno.
Bollate centro,
non ci sto più dentro,
prossima fermata:
Bollate Centro.
Bollate Centro,
soffia forte il vento
e porta via i colori dal mio tempo:
non ci sto più dentro.
Siamo sempre meno,
dentro alla Carta Vetrata,
esco a respirare aria,
la musica all'interno è già lontana.
Quando arriva il tempo
sono pronto per partire,
poi mi siedo in coppa alla panchina,
guardo il mio futuro all'orizzonte.
Non importa cosa accade,
prima o poi in ritardo, sempre, arriva il treno.
Bollate Centro,
pronto al rientro,
forse chi trasmette avrà già spento.
Bollate Centro,
soffia forte il vento
e porta via i colori dal mio tempo:
non ci sto più dentro.
Non importa cosa accade,
prima o poi si scende, sempre, a Bollate Centro.
Non ci sto più dentro,
non ci sto più dentro.
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