Act II. Cortigiani, vil razza dannata (1962) ("Rigoletto" Giuseppe Verdi)
Cortigiani, vil razza dannata, Per qual prezzo vendeste il mio bene? A voi nulla per l’oro sconviene, Ma mia figlia è impagabil tesor. La rendete . . . o, se pur disarmata, Questa man per voi fora cruenta; Nulla in terra più l’uomo paventa, se dei figli difende l’onor. Quella porta, assassini, m’aprite. Ah! Voi tutti a me contro venite!
Ebben, io piango, Marullo . . . signore, Tu ch’hai l’alma gentil come il core, Dimmi tu dove l’hanno nascosta? È là? . . . Non è vero? . . . Tu taci! . . . Ahimè! Miei signori . . . perdono, pietate . . . Al vegliardo la figlia ridate . . . Ridonarla a voi nulla ora costa, Tutto al mondo è tal figlia per me. Pietà, pietà, signori, pietà.