AMONASRO: A te grave cagion M'adduce, Aida. Nulla sfugge al mio Sguardo. D'amor ti struggi Per Radamès... ei t'ama... qui lo attendi. Dei Faraon la figlia è tua rivale... Razza infame, aborrita e a noi fatale!
AIDA: E in suo potere io sto! Io, d'Amonasro Figlia!
AMONASRO: In poter di lei! No!... se lo brami La possente rival tu vincerai, E patria, e trono, e amor, tutto tu avrai. Rivedrai le foreste imbalsamate, Le fresche valli, i nostri templi d'or.
AIDA: Rivedrò le foreste imbalsamate, Le fresche valli, i nostri templi d'or.
AMONASRO: Sposa felice a lui che amasti tanto, Tripudii immensi ivi potrai gioir.
AIDA: Un giorno solo dì si dolce incanto, Un'ora, un'ora di tal gioia, e poi morir!
AMONASRO: Pur rammenti che a noi l'egizio immite, Le case, i templi, e l'are profanò, Trasse in ceppi le vergini rapite; Madri, vecchi, fanciulli ei trucidò.
AIDA: Ah! ben rammento quegl'infausti giorni! Rammento i lutti che il mio cor soffrì. Deh! fate, o Numi, che per soi ritorni L'alba invocata de'sereni dì.
AMONASRO: Rammenta... Non fia che tardi. In armi ora si desta Il popol nostro, tutto è pronto già. Vittoria avrem... Solo a saper mi resta. Qual sentier il nemico seguirà.
AIDA: Chi scoprirlo potria? Chi mai?
AMONASRO: Tu stessa!
AIDA: Io!
AMONASRO: Radamès so che qui attendi... Ei t'ama... Ei conduce gli Egizi... Intendi?...
AIDA: Orrore! Che mi consigli tu? No! no! giammai!
AMONASRO: (con impeto selvaggio) Su, dunque! sorgete, Egizie coorti! Col fuoco struggete Le nostre città. Spargete il terrore. Le stragi, la morte... Al vostro fuore Più freno non v'ha.
AIDA: Ah padre! padre!...
AMONASRO: Mia figlia Ti chiami!
AIDA: Pietà! Pietà! Pietà!
AMONASRO: Flutti di sangue scorrono Sulle città dei vinti. Vedi? Dai negri vortici Si levano gli estinti. Ti additan essi e gridano: Per te la patria muor!
AIDA: Pietà! Pietà, padre, pietà!
AMONASRO: Una larva orribile Fra l'ombre a noi s'affaccia. Trema! le scarne braccia...
AMONASRO: (respingendola) Non sei mia figlia! Dei Faraoni tu sei la schiava!
AIDA: Ah! Pietà, pietà! pietà! Padre, a costoro schiava non sono... Non maledirmi... non imprecarmi; Ancor tua figlia potrai chiamarmi, Della mia patria degna sarò.
AMONASRO: Pensa che un popolo, vinto, straziato, Per te soltanto risorger può...
AIDA: O patria! o patria, quanto mi costi!
AMONASRO: Coraggia! ei giunge... là tutto udrò. (Si nasconde fra i palmizi)