E' troppo il tempo che passa per portare il pane a casa che poi arrivo dopo tre giorni ed è secco ormai e va bene per i pomodori gratin. E io ci ho provato a fare il necessitario e tu a unire l'utile col dilettevole, a prendere fischi per comprare fiaschi di vino che comunque non apprezzi. Il pane arriva tardi, il vino non ti piace, c'è un problema di sguardi o un contratto sbagliato con un vizio di forma. Tu ti sbatti e non hai niente, io mi diverto e faccio tardi, in mezzo c'è la terra, il lavoro nei campi, il sudore pagato per la frutta che mangi.
Io canto e tu mi salvi la vita, lui raccoglie le mele e tu gli salvi la vita, lei scende in strada a battere e tu le salvi la vita, lui muore schiacciato dalle lamiere e non puoi farci niente, forse è per questo che continuo a cantare o a fare il deficiente.
E non ci siamo accorti che il campo del confronto perde metri nei confronti dello stanzino del comando. E non sarò mai un piccolo padre per le tue voglie di conferma, preferirei fare l'opposto ed essere debole con te, preferirei stare per ore a vederti piangere di felicità perché hai capito il sistema che hai imposto, perché hai compreso che non c'è posto per lamentarsi delle avversità e solo l'aria ci salverà, una casa in campagna, una tazza di tè, un letto grande e tutte le mele che vuoi.
Io canto e tu mi salvi la vita, lui raccoglie le mele e tu gli salvi la vita, lei scende in strada a battere e tu le salvi la vita, lui muore schiacciato dalle lamiere e non puoi farci niente, forse è per questo che continuo a cantare o a fare il deficiente.
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