Nella mia città c’è una casa bianca con un glicine in fiore che sale, sale, sale su sulla mia città c’è un cielo grande che ti spalanca il cuore e non ti delude mai
Shalla-la la luce mi attraversa quanto male fa ma nel parco si muove già una brezza che pettina il prato e si allarga felice là più in là nell’infinito va a cercare la voce tua che riecheggia per tutto il selciato lungo il viale alberato shalla-la nell’infinito va
Nella mia città c’è una ferrovia che sferraglia da sempre ma non mi abbandona mai e guardando in là c’è rimasto un prato ancora un po’ spelacchiato dove correvamo noi
Shalla-la il giorno sta iniziando un’altra volta ormai ed un clacson mi sveglia già emergendo da un mondo agitato che mi ero scordato Shalla-la il mio canto se ne va a cercare un’immagine che che bisboccia per tutta la casa come fosse una rosa shalla-la una rosa senza età
Shalla-la nella mia città shalla-la cara mia, splendida città shalla-la dolce mia città unica, shalla-la tenera città shalla-la nella mia città
c 1990 Ediz. Nuova Fonit Cetra/La Roza dell'Inverno/L'Altra Metà p 1990 Fonit Cetra