Mauri aveva un mano fatata, votata al disegno da sempre, la sua camera era un mare di fogli con scogli di matite e tempere, nessuno come lui rendeva bene i fiori delle orchidee aperte o le foglie delle ninfee che accolgono il volo delle libellule…. Maurizio non aveva una donna e conosceva bene il modo giusto e i percorsi per fuggire da sé: una matita ed un’onda di forme e contorni che invadevano il foglio eleggendolo Re ma per quanto lui fosse un animo forte e puro anche il suo polso cedette quando venne lei e i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi sogni, via ai bordi dei fogli … quando venne lei in Maurizio era viva e profonda un’orma lasciata dalla prova di fuga forse verso gli dei, quest’orma fonda era somma degli anni trascorsi fra i suoi fogli e colori a sognare fra sé: l’infanzia passata chino sui fogli del tavolino e la mano sua da bambino prodigio,genio creativo tracciava dentro un profilo lì un rigo color turchino ed un mondo si ergeva vivo tra i fogli di un bimbo schivo Lui che era nato tra le industrie e le sassaie, sognava di scappare tra i suoni di un temporale, suo padre una testa calda, sua madre una schiena stanca, da grande lei lo sognava elegante in una banca Quando lui disse a casa “io vado a vivere d’arte”, sua madre tacque e pianse, suo padre lo prese da parte e poi gli disse: raccogli i tuoi fogli e i ricordi perché se parti non torni se parti ti scordi i tuoi soldi ,i tuoi sogni Quando arrivò a Bologna tutto gli apparve come il cielo in terra, la conobbe che passava sotto i portici dell’Accademia, Lei aveva la pelle bianca e gli occhi azzurri e diafani, la prima volta che gli baciò le braccia lui si perse negli attimi Lei era molto più di una donna sapeva cullarlo per vedere altri mondi e poi scordarsi di sé “Questa tua forza è una bomba” pensava l’artista mentre tutto scorreva e lui viaggiava da Re ma per quanto lui fosse un animo forte e puro anche il suo polso cedette …. quando venne lei e i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi sogni via ai bordi dei fogli :…. quando venne lei Lei lo cercava come se fosse un vero amore fra i mercanti dell’estro, nelle Big Bo di Piazza Maggiore poi fu lui a cercarla in continuazione Fra i mercati all' aperto, i bistrot, dalla "rive gauche" l'odore -Quando disse ai suoi fogli “si ora è lei la mia partner”, le sue vecchie carte bianche la sua arte messa da parte e poi Lei era così dolce da non poterne fare senza, lui ne impugnava l’elsa e ne coglieva tutta l’essenza poi la vide aggirarsi fra le persone della stazione, vide gli amici di poche ore morire per il suo amore poi vide zombi senza più cuore sputare dentro un flacone e con ‘na dose di metadone fare 2 dosi di metadone