L'adolescente mi fregò, ma c'era da aspettarselo. Spense la sigaretta, posso parlarti domandò. Feci di sì col capo e là sotto gli alberi arrivò, bianca era la sua pelle e Bianca era il suo nome. Parlammo di abitudini mentre passavano di lì uomini e donne muti cercando di capire, ma erano parole al vento, niente più di parole al vento, di quelle che gli amanti dicono in tormento, di quelle che poi per tutti gli altri non hanno un senso. L'adolescente se ne andò, con baci sparsi salutò, mi lasciò addosso odore di niente come solo le persone speciali riescono ad emanare. Sperai di non vederla più, soffrivo un male fisico, tremavo al solo pensiero di poterla anche sfiorare... Mi accorsi così subito che si trattava, non dubito, di una forma d'amore così immatura e forte che non lasciò mai più scampo al povero mio... ah erano parole al vento, niente più di parole al vento, di quelle che gli amanti dicono in tormento, di quelle che poi per tutti gli altri non hanno un senso..