S. PIETRO ( di Davide Van De Sfroos) Il falco scende in fretta ma non raccoglie i fiori e sembra un dubbio a falce che guarda dal di fuori mille orologi a molla che prendon la rincorsa non ruberanno il tempo mai al pazzo sulla giostra tum tum son belli due ragazzi seduti ad occhi chiusi con foglie rosse e lingua che leccano la brezza son belli come il glicine che danza sulle ombre si godono il silenzio e lo sguardo di una mosca rit :se per una volta san pietro puo cantare forse per tre volte un gallo puo tacere un uomo senza fretta che porta a spasso il cane la coda è un amuleto giunta qui da dietro al mare tum tum le porte dei negozi da aprire e trattenere volanti da girare e giorni da svitare il corridoio immenso io lo voglio attraversare con scarpe della festa o tacchi, tacchi da pallone tum tum bicchieri senza scampo coriandoli nel fango memoria dentro al naso dei deodoranti altrui mi siedo sopra al sasso che non obbedisce la vento fontane a bocca aperta che parlano dei fiumi rit : se per una volta san pietro puo cantare forse per tre volte un gallo puo tacere un uomo senza fretta che porta a spasso il cane la coda è un amuleto giunta qui da dietro al mareX2 tum tum