È stato un solco tracciato all'improvviso senza certezze, senza prudenza nell' annusarci d'istinto e di stupore, in un crescendo che ha dell' irregolare.
Forse l'attesa ci ha visto troppo soli, forse nel mondo non sapevamo stare così distanti ad aspettarci ancora. Così prudenti, così distanti, così prudenti.
Sei il suono, le parole di ogni certezza persa dentro il tuo odore. Siamo gli ostaggi di un amore che esplode ruvido di istinto e sudore.
È stato un lampo esploso in un secondo a illuminarti in un riflesso, quando temevi tutta la luce intera, l'iridescenza della tristezza.
Probabilmente lasciandomi cadere a peso morto al tuo cospetto avrei sicuramente permesso la visuale sulle mie alienazioni, sui miei tormenti, sui miei frammenti.
Ma voglio che tu tu piano piano scivoli dentro me, ma voglio che poi nell'insinuarti sia incantevole. Ma voglio che tu tu piano piano faccia strage di me in un incerto compromesso tra la mia anima e il suo riflesso.
Sei il suono, le parole di ogni certezza persa dentro il tuo odore. Siamo gli ostaggi di un amore che esplode fragile di istinto e sudore. Quanti graffi da accarezzare per tutti i cieli che possiamo tracciare, tutte le reti del tuo odore dentro gli oceani che dobbiamo affrontare.
Ma voglio che tu tu piano piano scivoli dentro me, ma voglio che tu nell'insinuarti sia incantevole. Ma voglio che tu tu piano piano scivoli dentro me, ma voglio che tu nell'insinuarti tu sia incantevole. Ma voglio...