SCARPIA Ha più forte sapore la conquista violenta che il mellifluo consenso. Io di sospiri e di lattiginose albe lunari poco mi appago. Non so trarre accordi di chitarra, né oroscopo di fior (sdegnosamente) né far l'occhio di pesce, o tubar come tortora! (s'alza, ma non si allontana dalla tavola) Bramo. - La cosa bramata perseguo, me ne sazio e via la getto... volto a nuova esca. Dio creò diverse beltà e vini diversi... Io vo' gustar quanto più posso dell'opra divina! (beve)
SCIARRONE (entrando) Spoletta è giunto.
SCARPIA (eccitatissimo, gridando) Entri. In buon punto! (Sciarrone esce per chiamare Spoletta, che accompagna nella sala, rimanendo poi presso la porta del fondo)