Miei rampolli femminini, Vi ripudio; mi vergogno! Un magnifico mio sogno Mi veniste a sconcertar.
Come son mortificate! Degne figlie d'un Barone! Via: silenzio ed attenzione. State il sogno a meditar.
Mi sognai fra il fosco e il chiaro * Un bellissimo somaro. Un somaro, ma solenne. Quando a un tratto, oh che portento! Su le spalle a cento a cento Gli spuntavano le penne Ed in alto, fsct, volò! Ed in cima a un campanile Come in trono si fermò.
Si sentiano per di sotto Le campane sdindonar. Col cì cì, ciù ciù di botto Mi faceste risvegliar.
Ma d'un sogno sì intralciato Ecco il simbolo spiegato. La campana suona a festa? Allegrezza in casa è questa. Quelle penne? Siete voi. Quel gran volo? Plebe addio. Resta l'asino di poi? Ma quell'asino son io. Chi vi guarda vede chiaro Che il somaro è il genitor.
Fertilissima Regina L'una e l'altra diverrà; Ed il nonno una dozzina Di nepoti abbraccierà. Un Re piccolo di qua. Un Re bambolo di là. E la gloria mia sarà.